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Natale…le tradizioni di Spezia

Il Natale ha tante tradizioni. Ne ha tante perché ognuno lo vive in modo diverso. Ci sono famiglie che si riuniscono ogni anno intorno ad un tavolo, dopo che le signore hanno sfornellato ed impastato per giorni, e ci sono famiglie che preferiscono ritrovarsi per pranzare nel loro ristorante preferito, probabilmente lo stesso ogni anno, se no che tradizione sarebbe 😉 . Ci sono persone che fanno l’albero, rigorosamente, l’8 Dicembre ed altre che fanno comparire luci ed addobbi, già verso la fine di Novembre! Ci sono quelli che ‘senza Presepe non è Natale’; e quelli che investono tutta la loro fantasia per fare, ogni volta, un albero diverso dall’anno prima.

Ma il Natale ha tante tradizioni anche perché ogni Città ha le sue e quello che ci propone questo mese Silvia Ciriegi di @Trippando, con il suo progetto Insiders, è di fare un viaggio virtuale in tutta Italia e chissà, forse anche oltre, attraverso le Tradizioni di Natale.

Per chi non lo sapesse noi Ladies abitiamo in Liguria, in provincia di La Spezia, o per meglio dire Spezia (per noi spezzini è così 😉 ). I due eventi più importanti che da anni non possono mancare nel Natale spezzino sono fortemente intrecciati con la geografia del luogo. La Spezia, infatti, è una città di mare, con un porto molto importante e le Cinque Terre sono la meta turistica per eccellenza da queste parti.

IL PRESEPE DI MANAROLA

presepe di ManarolaOgni anno a Manarola, la seconda delle Cinque Terre andando da est verso ovest, viene allestito un enorme presepe, che occupa tutta la collina che sovrasta il borgo. La particolarità di questo Presepe è che è composto da figure a grandezza naturale, fatte di materiale reciclato, che vengono illuminate all’imbrunire creando uno spettacolo mozzafiato. Il presepe è stato ideato e realizzato dal Signor Mario Andreoli, che da 40 anni, ogni Natale, realizza un Presepe sempre più grande e più bello. Negli ultimi anni il Presepe è diventato anche ecologico e viene alimentato da un impianto fotovoltaico.

IL NATALE SUBACQUEO

natività subacquea la speziaOgni anno nello specchio d’acqua davanti al molo di La Spezia, viene rievocata la Natività. Con l’aiuto di un gruppo di sommozzatori, viene fatta riemergere dal fondale davanti a passeggiata Morin, una grande conchiglia con la statua di Gesù Bambino. Questa tradizione viene portata avanti da più di 40 anni. Dopo aver sollevato la conchiglia sul molo, la statua si avvia in processione attraverso le vie del centro, fino alla Chiesa di Santa Maria Assunta in piazza Beverini.
Rievocazioni simili si svolgono anche nei borghi marinari di Portovenere, San Terenzo e Tellaro ed anche sull’Isola Palmaria, uno dei tre isolotti che chiudono il Golfo di La Spezia. A Tellaro, in particolare, la rievocazione è festeggiata con fuochi d’artificio e coreografata con tanti piccoli lumini, posizionati  dagli abitanti per le vie del piccolo borgo e sulle scogliere che lo circondano; uno spettacolo molto suggestivo!

I PEFANI
Un’ altra tradizione molto simpatica delle nostre zone ( magari anche delle vostre…fateci sapere) sono “i Pefani”.
Questo è il nome che viene dato a gruppi di persone, grandi e piccini, che dal giorno dopo Capodanno e fino alla sera prima dell’Epifania, vanno di casa in casa vestiti da Befane, cantando e suonando una canzone tipica, in cambio di frutta, dolciumi o qualche spicciolo. Talvolta, sono associazioni di volontari che raccolgono fondi per beneficenza.

Ma ora entriamo in un territorio decisamente più familiare per noi Ladies 😉 . Non si può parlare di Tradizioni di Natale, senza parlare di cibo e di tutto ciò che accompagna i lunghi pranzi e le cene sostanziose delle nostre feste. Durante la cena della vigilia di Natale, per esempio, è abitudine DARE DA MANGIARE AL CAMINO. La tradizione vuole che chi ha un camino a casa, butti nel fuoco un po’ di cavolo lesso, un pezzetto di carne e un po’ di vino rosso. E’ un rituale di buon auspicio per l’anno che sta per cominciare e noi lo troviamo anche molto romantico! Ma cosa si porta in tavola durante le feste spezzine? Quali sono i piatti delle nostre tradizioni natalizie?

SPONGATA DI SARZANA

spongataAnche se non possiamo vantare l’esclusiva su questo tipico dolce Natalizio, la spongata è sicuramente una tradizione del nostro Natale! Si tratta di una torta con una base fatta con una pasta simile alla pasta brisè e riempita con marmellata di mele e pere, frutta candita, pinoli e mandorle. E’ ricoperta da un altro strato di sfoglia che viene bucherellato per facilitare la cottura. Il suo nome prende l’origine da “spongia” che significa spugna, probabilmente per il suo aspetto irregolare e spugnoso. I primi luoghi che si contendono la produzione artigianale della Spongata sono Brescello, in provincia di Mantova, Pontremoli e Fivizzano in provincia di Massa e Sarzana in provincia di La Spezia.

SECCONE
Il Seccone è un dolce basso e secco, lo dice il nome stesso. La ricetta prevede poca farina, e questo lo rende molto sbricioloso. È un dolce a base di frutta secca (come molti altri dolci natalizi delle nostre parti), noci, mandorle, pinoli, uvetta e fichi secchi. La sua produzione è originaria del comune di Castelnuovo Magra, uno degli ultimi comuni prima del confine toscano.

FOCACCIA DOLCE SARZANESE

focaccia dolce sarzaneseLa Focaccia Dolce Sarzanese è un dolce rotondo a base di farina, zucchero, nocciole, noci, zibibbo, anice e vino bianco. Ogni famiglia, però, ha la sua ricetta personalizzata 😉 E’ chiamata anche Focaccia di Natale, in quanto è tipica proprio di questo periodo. Noi l’abbiamo preparata qualche giorno fa. Potete trovare la ricetta QUI
Potrà anche sembrarvi un panettone, ma in realtà è più compatto e più simile ad un Pan Dolce. Nella provincia ogni pasticceria che si rispetti propone, tra i suoi prodotti questo tipico dolce Natalizio e chi lo acquista e lo porta a casa lo serve come dolce insieme alla frutta secca o lo gusta a colazione, magari anche inzuppato nel latte.

CIMA RIPIENA e SALSA VERDE

cima ripienaLa cima è una taglio del maiale, in genere la pancia o cappuccina, dal quale viene ricavata una specie di tasca che viene poi farcita, cucita con dello spago e cotta nel brodo.
Per il ripieno si utilizzano bietole, spinaci, carne macinata, mortadella (o mondiola, come si dice da noi) e uova.
salsa verdeUna volta cotta e raffreddata viene tagliata,  come un arrosto, a fette abbastanza sottili e viene servita con la tipica Salsa Verde ligure: prezzemolo, tonno, acciughe, aglio, capperi e uovo sodo, tutto frullato con tanto olio.
Come dicevamo viene lessata nel brodo e tagliata solo dopo che si è raffreddata, altrimenti si sbriciola. Il brodo, invece, se è possibile, viene cucinato nel camino e servito come primo con i tagliolini fatti in casa.

I TORDÈI

tordèiSicuramente non possiamo considerare i ravioli come un piatto esclusivamente spezzino, ma i tordèi (i nostri ravioli) meritano una menzione speciale in questa raccolta di cibi tradizionali, perchè sappiamo con certezza che sono veramente pochi gli spezzini che non prevedono i tordèi nel loro menù di Natale. Non si tratta solo di una tradizione, ma di un rito, che inizia dalla loro preparazione. Famiglie intere si ritrovano a preparare i tordèi anche giorni prima di Natale, ognuno con il suo ruolo preciso…impastare, tirare la pasta, preparare il ripieno. In particolare, il ripieno di questi ravioli  è preparato con macinato di maiale e manzo, mortadella, bietole, uova e parmigiano.

IL FRITTO
Per concludere non possiamo non citare “il fritto”. Il fritto è un piatto non meglio specificato e rispecchia in pieno il detto “Fritta è buona anche una scarpa!”. Per questa portata, infatti, si frigge di tutto: carciofi, zucchine, petto di pollo, fettine di manzo e all’occorrenza anche agnello. Un modo leggero per “pulirsi la bocca” prima di frutta e dolci 🙂

 

2 Comments

  • Jean dicembre 22, 2016 at 9:31 am

    Quanti cose buoni da provare!!!

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    • LadiesAreBaking gennaio 18, 2017 at 8:05 pm

      Davvero Jean…infatti a Natale siamo ingrassate 🙂 🙂 🙂

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